Ristoratore sovraindebitato, il caso risolto

Il caso risolto di oggi, parla di un Ristoratore, Paolo, che si è trovato dopo anni di lavoro e sacrifici con un debito di 600.000,00 € derivato dalla crisi e con la casa e il locale ipotecati.

Paolo (per rispetto della privacy utilizziamo un nome di fantasia) ha subito un’azione esecutiva a causa della crisi del debito accumulato a fronte dell’acquisto dell’immobile ove svolgeva l’attività.

Per l’acquisto dell’immobile adibito a ristorante la banca ha preteso l’ipoteca sul bene. Da evidenziare che al momento dell’acquisto dell’immobile commerciale, Paolo aveva anni prima acquistato la casa dove viveva con la sua famiglia.

Il debito accumulato tra l’acquisto della casa ed il ristorante era quindi superiore a 600.000,00 euro.

Il protrarsi negli anni della procedura esecutiva, iniziata nel 2003 e definita nel 2015, ha determinato una esplosione del debito in conto interessi, per il tempo trascorso, e la diminuzione altrettanto drastica del valore degli immobile, al di sotto del 50% del valore di acquisto.

A fronte di questi importanti cambiamenti, con innalzamento del debito e diminuzione del valore dei beni immobili, all’esito delle vendite all’asta di entrambi i beni, il ricavato non ha coperto neanche il 50% del debito complessivo.

Infatti, dalle vendite dell’intero patrimonio immobiliare il ricavato è stato solo di € 200.000,00.

Ciò ha significato che a fronte di un debito complessivo di € 600.000,00, rimborsato con la vendita dei beni all’asta per € 200.000,00, è rimasto comunque a Paolo un debito di € 400.000,00, pur avendo perso tutto il suo patrimonio, se non un bene in comproprietà, ricevuto per successione, del valore di € 30.000,00 per la sua quota.

Rivoltosi ad Ocis Labor ha potuto superare la crisi del debito accedendo alla Procedura di Sovraindebitamento, in particolare alla Procedura di Accordo con assegnazione dei beni ai creditori.

Con la procedura evidenziata Paolo ha potuto affidare ai creditori il residuo del proprio patrimonio del valore di € 30.000,00 per l’azzeramento dei rimanenti debiti pari ad € 400.000,00, e cosi superare definitivamente la crisi del debito.

Va evidenziato il favore della procedura di sovraindebitamento intrapresa, la quale si presenta come unica soluzione possibile di definire il debito residuo in assenza di patrimonio, o di patrimonio incapiente per il pagamento dei debiti residui.

barretta

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